SUGGERIMENTI PER IL CONTROLLO DEL DOLORE POSTOPERATORIO
Gruppo di Studio SARNePI per il dolore postoperatorio
Coordinatore
Andrea Messeri
Componenti:
Marinella Astuto, Valeria Bachiocco, Fabio Borrometi, Giuseppe Calbi, Pasquale De Negri, Andrea Gentili, Giorgio Ivani, Elisabetta Lampugnani, Giuliano Marchetti, Antonia Pigna, Giuseppe Papurel, Elena Rota, Gianpaolo Serafini, Andrea Wolfler, Nicola Zadra
PREMESSA
I bambini sottoposti ad intervento chirurgico sperimentano dolore nel periodo postoperatorio (1).
Studi epidemiologici hanno ampiamente dimostrato che i bambini ricevono dosi di analgesici inadeguate e ad intervalli maggiori rispetto all’adulto (2).
Nella maggioranza dei casi è possibile con relativa facilità ottenere una adeguata analgesia con un ampio margine di sicurezza.
E’ auspicabile che nei prossimi anni si sviluppino anche in Italia modelli organizzativi, ampiamente codificati in altri paesi, che prevedono l’istituzione di unità o sezioni per il trattamento del dolore acuto postoperatorio con formazione di team multidisciplinari in grado di gestire in maniera completa ed integrata il dolore legato all’intervento chirurgico.
Nella variegata realtà italiana dove ancora la maggior parte dei farmaci analgesici non sono registrati per uso pediatrico (vedi appendice) appare quanto mai opportuno dare una serie di raccomandazioni per un approccio razionale alla gestione del dolore postoperatorio anche nel bambino.
Nella prima parte saranno illustrati i concetti generali necessari per un adeguato controllo del dolore nel bambino e nella seconda parte, in appendice, verranno presi in esame i vari farmaci e le modalità di somministrazione.
CONCETTI GENERALI
La prevenzione del dolore postoperatorio si realizza intervenendo in modo programmato durante tutto il periodo perioperatorio, cominciando dal colloquio con genitori e bambini durante la visita preoperatoria, passando per l'anestesia e finendo con la terapia antalgica postoperatoria, il monitoraggio del dolore e degli effetti della terapia.
PERIODO PREOPERATORIO
IN SALA OPERATORIA
IN REPARTO/TERAPIA INTENSIVA
BIBLIOGRAFIA
APPENDICE
A. SCALE PER LA VALUTAZIONE E LA MISURA DEL DOLORE E DELLA SEDAZIONE
La presenza/assenza di dolore nel bambino e la sua intensità devono essere misurati attraverso la somministrazione di scale appositamente costruite ed opportunamente sperimentate. Tali strumenti debbono possedere tre requisiti psicometrici fondamentali: validità, affidabilità e sensibilità. Questi attributi richiedono un lungo lavoro di elaborazione che nel caso dei piccoli pazienti è reso difficile dal fatto che le misurazioni si basano su variazioni di indicatori fisiologici e comportamentali (overt and covert behaviors) che sono naturalmente soggetti ad una rapida evoluzione.
A seconda degli items che incorporano, le scale sono suddivise in: fisiologiche, comportamentali, di autovalutazione (self report), i primi due tipi di scale sono definite osservazionali in quanto si basano sull’osservazione diretta. E’ evidente che nella scelta dello strumento da somministrare, l’età è l’elemento discriminante fondamentale . Nella presentazione che segue abbiamo pertanto suddiviso gli strumenti in base all’età , dopo averli selezionati in funzione della consistenza degli attributi psicometrici riportati in letteratura e della nostra esperienza . Come risulta dall’elenco (vedi 3-7 anni), appena lo sviluppo cognitivo lo consente consigliamo di associare ad una scala osservazionale una self report.
Riteniamo inoltre indispensabile, in considerazione degli effetti collaterali che le sostanze utilizzate per l’analgesia possono provocare , valutare il livello di sedazione con l’impiego di scale appropriate. Alla luce degli effetti neuroendocrini che gli stressors (compreso il dolore) possono indurre nei piccoli pazienti , è altresì consigliabile misurare il livello di distress.
Raccomandiamo infine che l’applicazione di questi strumenti sia affidata a personale appositamente istruito e le misurazioni avvengano ad intervalli regolari.
Scale per la misurazione del dolore
0 - 1 mese |
Premature Infant Pain Profile ( PIPP ) |
1 mese - 2 anni |
Objective Pain Scale ( OPS a 4 items ) |
2 - 3 anni |
Objective Pain Scale ( OPS a 7 items ) |
3 - 7 anni |
Children Hospital of Eastern Ontario Pain Scale (CHEOPS) + Faces Pain Scale (a 5 facce, Face Happy-Sad Scale, Wong-Baker Faces Scale ) |
7 - 14anni |
CHEOPS + Visual Analogue Scale (VAS) ( 0 - 10 ) |
Scala per la valutazione del livello di dolore e sedazione
Tutte le età |
Scala utilizzata a Great Ormond Street (GOS) Children’s Hospital § |
Scala per la valutazione del livello di distress
0 - 14 anni*** |
Comfort Scale * - ** |
* Scala ancora in fase iniziale di validazione.
** Alcuni items consigliano , a nostro avviso, l’utilizzo di questa scala esclusivamente nei centri di terapia intensiva
*** Gli Autori suggeriscono la sua applicazione da 0 - 3 anni ma anche da 0 -18 anni. Il vasto range di età proposto sottolinea l’attuale inconsistenza degli studi psicometrici.
§ Scala non validata, utilizzata da anni anche all’Ospedale Meyer di Firenze molto semplice e pratica
Bibliografia
( in ordine di presentazione delle scale )
McCaffery M , Pasero C . Pain : Clinical manual . Mosby Inc , pg 645, 1999
Stevens B , Johston CC , Petryshen P, Taddio A. Premature infant pain profile : development and initial
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Hannallah RS , Broadman LM, Bellman AS, Abramovitz MD, Epstein BS. Comparison of caudal and ileo-inguinal / ileo-hypogastric nerve blocks for control of post orchidopexy pain in pediatric ambulatory surgery . Anesthesiology, 66 , 832 – 834 , 1987
Norden J , Hannallah RS , Geston P , et al .Reliability of an objective pain scale in children
(abstract) . Anesth Analg , 72 : S 199,1991
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Memorial Sloan Kettering Children’s Hospital of Philadelphia: in uso
McGrath PJ, Unruh AM. Pain in children and adolescents . New York . Elsevier , 1987
Finley GA, McGrath PJ ( eds ). Measurement of Pain in Infants and Children. Progress in Pain Research and Management ,Vol 10 . Seattle: IASP Press , 1998
Wong D, Baker C. Pain in children: comparison of assessment scales. Pediatric Nursing, 11, 1, 9-17, 1988.
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Profilo del dolore nel prematuro ( Premature Infant Pain Profile - PIPP )
Numero di identificazione del paziente Data / ora : Evento : |
|||||||
Procedura |
Indicatore |
0 |
1 |
2 |
3 |
Punteggio |
|
Grafico |
Età Gestazionale (al momento dell’osservazione)
|
36 settimane e più |
32 settimane – 35 settimane+ 6 giorni |
28 settimane – 35 settimane+ 6 giorni |
Meno di 28 settimane
|
||
Osserva il bambino 15 sec Osservazione di base: FC------------ Sat O2------------ |
Stato Comportamentale
|
Sveglio / attivo Occhi aperti Movimenti facciali Pianto ( con gli occhi aperti o chiusi ) |
Sveglio / quieto Occhi aperti Nessun movimento facciale
|
Sonno/ attivo Occhi chiusi Movimenti facciali |
Sonno / quieto Occhi chiusi Nessun movimento facciale |
||
Osserva il bambino 30 sec |
F C Max. --------- |
Aumento da 0 a 4 battiti / min. |
Aumento da 5 a 14 battiti / min. |
Aumento da 15 a 24 battiti / min |
Aumento di 25 battiti / min o più |
||
Sat O2 Min --------- |
Diminuizione da 0 al 2.4 % |
Diminuizione del 2.5 – 4.9% |
Diminuizione del 5 -- 7.4% |
Diminuizione del 7.5% o più |
|||
Corruga sopracciglio |
Mai 0-9 % del tempo |
Minimo 10-39% del tempo |
Moderato 40-69% del tempo |
Massimo 70 % del tempo o più
|
|||
Strizza gli occhi |
Mai 0-9 % del tempo |
Minimo 10-39 % del tempo |
Moderato 40—69 % del tempo |
Massimo 70 % del tempo o più |
|||
Piega nasolabiale |
Mai 0-9 % del tempo |
Minimo 10-39 % del tempo |
Moderato 40-69 % del tempo |
Massimo 70% del tempo o più |
|||
|
Punteggio totale |
Misurazione obiettiva del dolore ( Objective Pain Scale – OPS )
Misurazione obiettiva del dolore ( OPS ) (4 items)
Pressione arteriosa + 10% preop. 0
10-20% preop. 1
20 % preop. 2
Pianto assenza di pianto 0
pianto consolabile 1
pianto non consolabile 2
Movimento assenza di movimento 0
irrequietezza 1
movimenti convulsi 2
Agitazione paziente addormentato o calmo 0
Lieve 1
intensa e continua 2
Misurazione obiettiva del dolore (OPS) (7 items)
Pressione arteriosa + 10% preop. 0
10-20% preop. 1
20 % preop. 2
Pianto assenza di pianto 0
pianto consolabile 1
pianto non consolabile 2
Movimento assenza di movimento 0
irrequietezza 1
movimenti convulsi 2
Agitazione paziente addormentato o calmo 0
lieve 1
intensa e continua 2
Valutazione verbale o linguaggio del corpo
Paziente addormentato o che afferma di non avere dolore 0
Dolore lieve ( incapacità di localizzare il dolore) 1
Dolore moderato ( capacità di localizzare il dolore a parole 2 o di indicarlo con il dito )
CHEOPS
ITEM |
COMPORTAMENTO |
PUNTEGGIO |
DEFINIZIONE |
Pianto |
Assenza di pianto Lamento Pianto Pianto disperato |
1 2 2 3 |
Il bambino non sta piangendo Il bambino si sta lamentando sommessamene , sta piangendo in silenzio Il bambino sta piangendo ,ma il pianto è sommesso o lamentoso Il bambino è in un pianto disperato singhiozzante ( il punteggio può essere assegnato sia che il bambino si lamenti o no ) |
Faccia |
Normale Sofferente Sorridente |
1
2 0 |
L’espressione della faccia è normale Il punteggio viene assegnato solo se l’ espressione della faccia è chiaramente sofferente Il punteggio è assegnato solo se l’espressione della faccia è chiaramente positiva |
Parole |
Silenzio Lamentele su altre cose Lamentele di dolore Lamentele su l’una e l’ altra cosa Positive |
1 1 2 2 0 |
Il bambino non sta parlando Il bambino si lamenta ma non per il dolore: es . " io voglio vedere la mamma " o " Io ho sete " Il bambino si lamenta per il dolore Il bambino si lamenta sia per il dolore che per altre cose : es " Mi fa male - Voglio vedere la mamma" Ogni dichiarazione che il bambino fa è positiva oppure parla su altre cose senza lamentarsi |
Dorso |
Normale Sgusciante Teso Tremante Dritto Immobilizzato |
1 2 2 2 2 2 |
Il corpo ( esclusi gli arti ) sta fermo ; il dorso è normale Il corpo è in movimento in maniera sgusciante e sinuoso Il corpo è inarcato e rigido Il corpo è percorso da brividi o da scosse involontarie Il corpo è in una posizione verticale o dritta Il corpo è immobilizzato |
Tatto |
Non tocca Allunga la mano Tocca Stringe Immobilizzato |
1 2 2 2 2 |
Il bambino non sta toccando o afferrando la ferita Il bambino allunga la mano verso la ferita ma non la tocca Il bambino tocca adagio la ferita o la zona della ferita Il bambino sta vigorosamente stringendo la ferita Il bambino tiene le braccia immobili |
Gambe |
Normali
Contorcenti/scalcianti Dritte/ irrigidite Distese Immobilizzate |
1
2 2 2 2 |
Le gambe possono essere in qualsiasi posizione ma sono rilassate : sono compresi movimenti di tipo acquatico o sinuosi Movimenti delle gambe decisamente agitati o irrequieti e/o tira calci con un piede o con i piedi Le gambe sono irrigidite e o bloccate strette vicino al corpo e restano lì Distese o rannicchiate piegate all’ altezza del ginocchio Le gambe del bambino sono tenute a freno , piegate |
Scala per il dolore e la sedazione di GOS
Dolore Sedazione
P1 Senza dolore S1 Sveglio e vigile
P2 Dolore al movimento S2 Sonnolento
P3 Dolore confortabile S3 Riposa e si muove spontaneamente
P4 Dolore costante ma sopportabile S4 Dorme ma si sveglia se stimolato
P5 Dolore costante non controllabile S5 Difficile da risvegliare
Comfort Scale
La scala non è stata ancora tradotta in italiano. Pertanto suggeriamo di consultare la seconda voce bibliografica riferita . L’appendice A in essa contenuta riporta la scala originale.
B. FARMACI
* I farmaci contrassegnati con l’asterisco non sono ancora registrati in Italia per l’uso in tutte le fasce di età pediatrica. Anche se il loro uso è riportato in letteratura e sono normalmente utilizzati in molti ospedali pediatrici.
Paracetamolo
DOSAGGI
In una recente review della letteratura tali dosaggi sono stati tuttavia corretti sulla base di studi sulla concentrazione ematica nelle 24 ore . Tali dosaggi raccomandati risultano i seguenti (1-2):
Neonato:
Pretermine:
Propacetamolo *
formulazione iniettabile di paracetamolo.
La dose consigliata è il doppio della dose di paracetamolo da infondere in almeno 15 minuti (3-4).
Acido acetilsalicilico
10-15mg/kg dose per os ogni 6-8h
Ketorolac Trometamina*
EV o IM 0.5 mg/kg/ prima dose (max 30mg ) poi 0.2-0.3mg/kg/dose (max 20mg) 4-6H per 5 giorni, poi 0.2mg/kg/dose (max 10mg) 6H
OS 0.2 mg/kg (max 10mg) 4-6H (max 0.8mg/kg/die o 40mg/die)
Durata del trattamento estensibile a 7 giorni
Ibuprofene*
DOSAGGIO per os: 2.5-10 mg/kg/dose (adulti 150-600mg)
Intervallo tra le dosi: 6-8 ore
Naproxene*
DOSAGGIO per os: 5-10 mg/kg/dose (adulti 250-500mg)
Intervallo tre le dosi: 12-24 ore
Ketoprofen*
DOSAGGIO per os o supposte: 1-2mg/kg/dose (adulti 50-100mg)
Intervallo tra le dosi 6-12 ore
OPPIOIDI (8-17)
La morfina rimane l’oppioide di scelta per la terapia del dolore postoperatorio. Somministrazioni ad intervalli determinano il fenomeno di "picchi e valli". Pertanto si suggerisce l’uso in infusione continua o mediante PCA.
Il fentanyl può essere usato e se ne consiglia l’uso in terapia intensiva in infusione continua
MORFINA 0.1-0.2mg/kg/dose
INFUSIONE CONTINUA
Prima di iniziare l’infusione continua, per poter raggiungere nel più breve tempo possibile adeguati livelli di analgesia, potrebbe essere necessario somministrare una dose carico iniziale (molto variabile da bambino a bambino e titolata in base ai segni clinici).
Dose Carico Iniziale(somministrazione lenta): (dosaggi più bassi per l’immediato postoperatorio, per i bambini al di sotto dei 6 mesi, per anamnesi positiva di apnee o malattie polmonari):
MORFINA 0.05 -0.1 mg/kg
FENTANYL 1 - 2 mcg/kg
Mantenimento
MORFINA 10 -50 mcg/kg/hr
In pratica, un esempio di diluizione: 0.5mg/kg in 50ml di soluzione con infusione compresa tra 1 e 5ml/h. Dove 1ml/h corrisponde a 10mcg/kg/h; 2ml/h corrispondono 20mcg/kg/h e così via.
FENTANYL 2-4 mcg/kg/hr
In pratica per bambini <25kg: 100m g/kg portati a 50ml con un’infusione di 1-2ml/h; >25kg usare il flacone da 50mcg/ml e infondere a 0.04-0.08ml/kg/h
PCA
La PCA può essere utilizzata in bambini di età scolare dopo un’adeguata spiegazione. La morfina è il farmaco di scelta per la sua durata d’azione intermedia.
Il fentanyl invece, a causa della sua breve durata d’azione, dovrà essere utilizzato con una infusione basale.
Dose Carico |
Bolo PCA |
Intervallo Interdizione |
Infusione Basale |
Limite 4 hr |
|
MORFINA |
0.015-0.03 mg/kg |
0.01-0.02 mg/kg |
5-15 min |
0.01-0.03 mg/kg/hr |
0.1-0.2 mg/kg |
Codeina
Da non utilizzare e.v.
Dosaggio 0.5-1mg/kg per os o p.r. 6H
Utile l’associazione col paracetamolo.
Tramadolo*
1-2mg/kg/dose 4-6H per os o e.v. (max 400/mg/die) (adulti 50-100mg/dose)
C. ANESTESIA LOCO-REGIONALE
L’anestesia loco-regionale rappresenta una delle armi più potenti per un adeguato controllo del dolore post-operatorio. Per gli interventi di chirurgia minore un blocco eseguito prima dell’inizio dell’intervento associato ad analgesico minore garantiscono un’analgesia sufficiente nella maggioranza dei casi.
Nel caso di chirurgia maggiormente invasiva il posizionamento di un catetere peridurale permette l’infusione continua di anestetici locali e/o adiuvanti in modo da controllare il dolore per un periodo di tempo più lungo.
Farmaci
Bupivacaina 0.25%
Dose 2-2,5mg/kg
Infusione continua 0.3-0.4mg/kg/h alla concentrazione di 0.08-0.125%, se si usano adiuvanti 0.15-0.2mg/kg/h
Nel neonato e nel lattante 0.2mg/kg/h alla concentrazione di 0.08%, se si usano adiuvanti 0.1mg/kg/h
Nel neonato non superare le 24 ore di infusione continua
Ropivacaina *
Dose 0.2mg/kg
Infusione continua 0.3-0.4mg/kg/h, se si usano adiuvanti 0.15-0.2mg/kg/h
Nel neonato e nel lattante 0.2mg/kg/h, se si usano adiuvanti 0.1mg/kg/h
Adiuvanti agli anestetici locali
Morfina
20-50mcg/kg ogni 12-24H
Infusione continua per es. 0.1% bupivacaina + morfina 0.1-0.2mg/kg/24h
Fentanyl
1-2mcg/kg
Infusione continua associato ad anestetici locali per es. 0.1% bupivacaina + fentanyl 1mcg/ml velocità 0.1-0.3ml/kg/h
Clonidina
1-2mcg/kg (single shot)
Avvertenze per il cateterismo epidurale
BIBLIOGRAFIA