Simone si è alzato presto stamattina, la sua mamma lo ha svegliato dicendogli: "Preparati svelto! Oggi dobbiamo andare all’ospedale Meyer a fare il prelievo del sangue".

Simone pensa….….


Appena vestito, Simone vede che la colazione non è pronta e la mamma gli spiega: "Oggi la colazione la faremo un po’ più tardi al bar, dopo il prelievo. Adesso andiamo". Arrivati all’ospedale Simone e la mamma trovano il cartello…..

Simone e la mamma arrivano al centro prelievi, dove ci sono altri bambini e devono aspettare il loro turno. Simone intanto pensa un po’ preoccupato: "E ora che mi fanno? Sentirò male?". Dopo alcuni minuti l’infermiera chiama Simone e la mamma in una stanza con tante cose strane che Simone non aveva mai visto.

"Ciao – dice l’infermiera- adesso devo farti il prelievo del sangue, è la prima volta?" "Si", risponde Simone intimorito. "Non ti preoccupare, adesso ti spiego tutto. Devo mettere sul tuo braccio un laccio di gomma che non fa male, ma stringe un po’.

Intanto tu apri e chiudi la mano per un po’ di volte. Ora disinfetto il tuo braccio con una garza, userò una farfallina con un piccolo ago che serve per prendere del sangue dal tuo braccino e metterlo in una provetta colorata".

" Sentirò male?" chiede Simone. "Un piccolo pizzico". Risponde l’infermiera "Se vuoi, per sentire un po’ meno male puoi soffiare le bolle di sapone o contare insieme alla mamma, ti rilasserà. Cominciamo?".

" Mah, proviamo… conterò insieme alla mamma" dice Simone ancora un po’ intimorito " 1 …2 …3 …. quanto manca? 4 …5 …6 …ecco il pizzico! 7 …8 … 9…. è finito?". "Tutto fatto", dice l’infermiera. "Non ho sentito molto male, un pizzico….. veloce" esclama Simone.

" Ciao, adesso puoi andare, buona colazione" dice l’infermiera.

" Mamma andiamo a fare colazione, poi a scuola racconto tutto agli amici" esclama Simone uscendo dal centro prelievi.

 

 

A cura di

Servizio Terapia del Dolore

Ospedale dei Bambini Anna Meyer -Firenze

Le immagini sono state liberamente tratte dal sito www.pedspain.nursing.uiowa.edu con il consenso della dott.ssa Jo Eland