I Bambini incontrano gli animali

Si narra che qualche tempo fa, un tale scrisse ad un albergatore irlandese chiedendo se poteva essere ospitato in albergo in compagnia del suo cane. L'albergatore rispose che non gli era mai capitato che un cane avesse dato fuoco al materasso fumando a letto o che avesse rubato gli asciugamani. Quindi, per il cane, non cerano problemi. Se il cane garantiva per lui, poteva venire anche lui.

Con questa storiella il prof. Maurizio De Martino, Ordinario di Pediatria, Primario del reparto Malattie Infettive dell'Ospedale Anna Meyer di Firenze ha commentato il nuovo progetto sperimentale per l'Ospedale Pediatrico Anna Meyer, proposto e finanziato dalla Fondazione Livia Benini:

I Bambini incontrano gli animali.
Oramai da diversi anni negli Stati Uniti, in Canada , in Europa, in Inghilterra, sono stati avviati progetti pilota che hanno previsto l'impiego degli animali negli ospedali pediatrici, e molti sono gli effetti positivi, da più parti riconosciuti, che un bambino può ricevere instaurando una relazione con un cane, o con un altro piccolo animale.
In Italia, abbiamo l'Ospedale Pediatrico di Padova, che attraverso il Club Wigwam ha realizzato nel 1996 un progetto dal titolo "Fattoria in ospedale", nei pressi del giardino della struttura, dove i bambini si recavano a trovare i loro piccoli amici animali, spesso cuccioli, accudendoli e occupandosi di loro quotidianamente. La proposta di effettuare degli incontri con gli animali in un ospedale pediatrico, nasce dall'idea che l'animale rappresenta in innumerevoli situazioni di difficoltà e disagio un efficace strumento terapeutico.
Un intenso e corretto rapporto uomo-animale è infatti uno stimolo psicologico che coinvolge vari aspetti della vita dell'individuo (sociale, cognitivo, affettivo).
Questo progetto s'inserisce a pieno titolo nell'ambito più generale del programma "Ospedale Senza Dolore", in quanto persegue l'obiettivo di un progressivo miglioramento della qualità di vita del bambino in ospedale, sia ricoverato che non, e dei suoi genitori, ma soprattutto svolge una funzione importante nel ridurre l'ansia e la paura spesso protagoniste dell'esperienza legata all'ospedale.
Gli animali che intervengono sono Kato, una bellissima Labrador e Quelo un brillante Meticcio.

cliccare per ingrandire l'immagine

Sono regolarmente vaccinati e controllati sotto il profilo medico veterinario, e sono esenti quindi da zoonosi. Sono inoltre testati caratterialmente nelle loro attitudini comportamentali ed hanno molteplici esperienze in vari campi di applicazione.
Con la dott. Francesca Mugnai, i bambini potranno imparare a riconoscere i sentimenti e le emozioni dei suoi 2 bravi collaboratori attraverso una interazione che si baserà sull'osservazione e la vicinanza fisica con gli stessi.

cliccare per ingrandire l'immagine
cliccare per ingrandire l'immagine

All'inizio il bambino cercherà di stabilire un primo approccio con gli animali e successivamente si mostrerà e stimolerà il bambino all'interazione con l'animale, accompagnandolo in alcuni giochi come portare a passeggio l'animale spazzolarlo, massaggiarlo, raccontagli una storia, accudirlo, etc. Alla fine di luglio 2002 potremo pubblicare un accurato resoconto di questa prima esperienza.

cliccare per ingrandire l'immagine
cliccare per ingrandire l'immagine


Nel frattempo, per gli interessati, consigliamo le seguenti letture:

Activities and therapy mediated by animals (pet-therapy): international picture and state of the art in Italy Ann Ist Super Sanita 1997;33(2):267-72 [Articolo in Italiano]
Natoli E. Centro di Collaborazione OMS/FAO per la Sanita Pubblica Veterinaria, Laboratorio di Parassitologia, Istituto Superiore di Sanita, Roma.

Pet therapy Donowitz LG. Pediatr Infect Dis J. 2002 Jan;21(1):64-6.

Pet therapy. Robinson I. Nurs Times 1999 Apr 14-20;95(15):33-4 Waltham Centre for Pet Nutrition, Leicestershire.

A cold nose can warm the heart. Farkas M Mich Health Hosp. 1997 May-Jun;33(3):38.

Pet therapy ... a pet project. Davis S. Director. 1994 Winter;2(1):25.